La sede principale dell’Università di Venezia si compone di diverse unità tra loro interconnesse: i complessi storici di Ca’ Foscari e di Ca’ Giustinian dei Vescovi e un piccolo brano dell’Ala Nuova, Palazzo Squellini e i due cortili con le mura di cinta. La costruzione dei palazzi facenti parte del complesso nella posizione che oggi occupano risale alla metà del XV secolo: acquistato nel 1452 da Francesco Foscari, l’edificio esistente venne demolito e ricostruito sulla base del progetto dell’Arch. Giovanni Bono, realizzando un Palazzo imponente e in linea con l’immagine pubblica della famiglia Foscari. Nel corso della loro storia gli stabili, ma in particolar modo Palazzo Foscari, subirono importanti modifiche sia per interventi di risanamento sia per ampliamento sia per adeguamenti alle mutate condizioni d’uso.
Gli interventi strutturali eseguiti all’interno del complesso universitario sono stati il frutto di scelte progettuali basate sia sulle preesistenze sia sulla volontà di conservare gli schemi e le funzioni statiche originari esistenti. Un primo inquadramento rivelò che l’edificio presentava un impianto strutturale fondamentalmente e globalmente sano e, inoltre, che nella sua storia i carichi agenti furono a volte superiori a quelli di progetto. Il progetto ha dovuto comunque prevedere un recupero di correzione e rinforzo delle strutture esistenti, scegliendone la sostituzione solamente nei casi di manifesta incapacità ad assolvere ai compiti a cui erano deputate o nel caso in cui fossero frutto dei numerosi interventi successivi, causa di particolari rinforzi disordinati e localizzati non certo riconducibili a un costruito organico.